La storia della composizione di produzione di energia in Italia e le stime di come produrremo energia in futuro...
In questo focus ci soffermeremo su come, nel corso degli ultimi dieci anni, sia profondamente cambiato il panorama delle cosiddette “FER elettriche” e su quali saranno le prospettive di qui al 2030, traguardo cardine tracciato dalla Strategia Energetica Nazionale (SEN).
Come anno zero si è considerato l’anno 2007 in cui:
Fonte: GSE - Rapporti statistici annuali sulle Fonti Rinnovabili (1) Massima potenza elettrica erogabile per una durata di funzionamento uguale o superiore a 4 ore
L’anno 2012 ha rappresentato l’anno di mezzo del periodo considerato, non solo dal punto di vista prettamente temporale ma soprattutto perché è stato l’anno di emanazione del quinto ed ultimo “Conto Energia” ed anche l’anno nel quale è stato introdotto il tetto agli incentivi sia per il solare che per le altre FER.
Ciò è evidente dal differente rateo di crescita della fonte solare, con oltre 16.000 MW installati nei cinque anni dal 2007 al 2012, con una media di circa 3.200 MW in più ogni anno, mentre nei successivi quattro anni sono stati installati circa 2.800 MW, con una media di circa 700 MW nuovi installati ogni anno.
Una simile dicotomia di crescita è riscontrabile anche per quanto riguarda la fonte eolica, con 300 MW di nuove installazioni all’anno nel periodo 2013-2016 a fronte di una media di 1.100 MW l’anno nel periodo 2008-2012.
Per quanto riguarda le bioenergie notiamo che la frenata è stata ancora maggiore con solo 100 MW/anno installati dopo il 2012 a fronte di 500 MW medi annui del periodo 2008-2012. La scarsa incentivazione pre 2012, se comparata con quella mostrata da fotovoltaico ed eolico, nonché la maggiore de-incentivazione del dopo 2012 possono essere spiegate con la scarsa compatibilità di tali fonti con gli obiettivi di contenimento delle emissioni di CO2.
A fine 2016, per la prima volta nel panorama energetico italiano, la fonte idroelettrica - prima storica fonte rinnovabile ad essere utilizzata, è stata superata in termini di potenza installata passando a ricoprire il secondo posto alle spalle della fonte solare. Da notare il rateo molto limitato di crescita della fonte idraulica durante tutto il decennio, legato alla scarsa disponibilità di nuovi siti ove realizzare nuovi impianti.
La nuova Strategia Energetica Nazionale (SEN) 2017 pone per il 2030 importanti obiettivi legati in primo luogo al contenimento dei consumi energetici di tutto il sistema Paese, i quali dovranno essere ridotti dai 165 Mtep del 2016 ai 108 Mtep del 2030; e soprattutto prevede sfidanti obiettivi in termini di evoluzione del mix energetico.
L’obiettivo posto dalla SEN 2017 per quanto riguarda il settore elettrico è quello di trasformare radicalmente la struttura della produzione di energia elettrica, portando al 2013 il peso delle FER al 55% del totale a fronte del 37,3% del 2016.
L’obiettivo è ambizioso e nello stesso tempo cogente perché dettato dalla necessità di invertire, a livello globale, la tendenza al riscaldamento globale in atto. A livello nazionale, piuttosto ridotto potrà essere il contributo aggiuntivo dato dalle FER tradizionali come l’idroelettrico, data la pressochè totale saturazione già oggi del potenziale; Molto ridotto anche il contributo esprimibile dalla geotermia per via del suo eculiare carattere di nicchia dal punto di vista della presenza sul territorio.
Le fonte trainanti identificate dalla SEN dovranno necessariamente essere il solare e l’eolico, con la prevista installazione di ulteriori 36 GW di potenza nel solare e di circa 10 GW nell’eolico, fonte quest’ultima caratterizzata da una maggiore territorialità.
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